Negli ultimi mesi a Gaza si stanno consumando massacri senza precedenti.

In quel territorio, l’'attesa di vita alla nascita è diminuita dai 75 anni del 2021, prima dell’attacco israeliano, ai 35,5 anni calcolati per il 2024. Se confermato, questo dato non avrebbe precedenti storici recenti. Una tale riduzione, infatti, non si è verificata nemmeno dopo il genocidio del 1994 in Ruanda, tra Tutsi e Hutu. Oggi Gaza ha la più alta percentuale di bambini amputati al mondo. A Gaza oltre che per le pallottole e i bombardamenti, si muore anche per la fame e per potersi avvicinare agli aiuti alimentari inviati da più parti del mondo.

pdf GAZA il silenzio non è neutrale 2(164 KB)