Nella serata di ieri il Consiglio dell’Ordine dei Medici chirurghi e Odontoiatri di Verona ha incontrato Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO), per un momento di confronto sullo stato della professione alla vigilia del convegno «Le povertà sanitarie in Italia» promosso dalla CEI.
«Con grande piacere abbiamo accolto il presidente Anelli e i suoi collaboratori, il vicepresidente FNOMCeO Giovanni Leoni e il segretario Roberto Monaco, nella sede del Consiglio dell’Ordine che è la casa di tutti i medici e odontoiatri di Verona», dichiara Carlo Rugiu, presidente dell’Ordine provinciale dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri. «Le questioni che ho illustrato riguardano la tenuta della sanità veronese a cui, come istituzione, guardiamo con grande attenzione. Accanto all’alto numero di zone, oltre 200, carenti di medici di Medicina generale e ai problemi burocratici che affliggono la professione odontoiatrica, abbiamo condiviso la preoccupazione per la ricomparsa del Citrobacter nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata. Aspettiamo gli sviluppi, augurandoci che venga isolata al più presto la fonte di contaminazione, attualmente ignota».
Da parte sua, il presidente Anelli ha rivolto parole di apprezzamento per le attività portate avanti dalle Commissioni consiliari e per gli impegni di sensibilizzazione che l’Ordine di Verona ha preso nei confronti della cittadinanza rispetto ad alcune emergenze di sanità pubblica, come la violenza di genere e il cambiamento climatico, e rispetto al tema di grande attualità rappresentato dall’importanza della relazione medico-paziente ai tempi dell’intelligenza artificiale. Ha inoltre ringraziato il Consiglio dell’Ordine per il lavoro svolto nel lungo periodo della pandemia, lei cui conseguenze si stanno riversando tuttora sull’attività professionale.
«La classe medica risente di pesanti carichi di lavoro derivanti dai tagli del periodo pre pandemia e dalla scarsa attrattività del Sistema Sanitario Nazionale», ha detto. «Tuttavia, in questa sede è importante sottolineare quanto i medici siano ancora una volta disponibili a lottare contro le disuguaglianze. Quattro milioni e mezzo di cittadini rinunciano alle cure a causa di problemi economici e questo provoca lacerazioni all’interno della professione sanitaria, perché ciascuno di noi ha giurato di curare tutti i cittadini al di là di ogni differenza. Da qui vuole partire un messaggio nei confronti del Governo a non considerare le liste d’attesa soltanto come un processo di carattere burocratico, bensì come un’attenzione verso tutti quei cittadini che non riescono a ottenere le prestazioni che chiedono».
L’incontro veronese ha preceduto il Consiglio nazionale amministrativo della FNOMCeO che si tiene nella mattinata di domani, 11 maggio, presso il Winter Garden dell’Hotel Crowne Plaza di Verona-Fiera.