Cos’è la carne coltivata? Come viene prodotta? È sicura per la salute e sostenibile dal punto di vista ambientale?

Domande alle quali hanno risposto il professor Fulvio Ursini, biochimico e Professore Emerito dell’Università di Padova, e la professoressa Federica Cheli, Ordinaria di Nutrizione e Alimentazione Animale all’Università Statale di Milano, entrambi relatori del convegno “Cibo artificiale: opportunità o minaccia? L’Italia e il suo patrimonio enogastronomico tra sostenibilità e tradizioni” organizzato nella sala dell’Ordine dei Medici chirurghi e Odontoiatri di Verona dalla sezione provinciale dell’AMMI Donne per la Salute, di cui è Presidente la dottoressa Marzia Strabbioli.

Il convegno, patrocinato dall’OMCeO di Verona, ha richiamato il tema nazionale dell’AMMI per il 2023, un argomento molto attuale che riguarda la tutela della nostra salute e tocca tematiche di ordine scientifico, etico e ambientale.

Se, da un lato, molti sostengono che il cibo artificiale offra infatti numerose opportunità, anche contribuendo a ridurre l’utilizzo di risorse naturali necessarie per la coltivazione di alimenti tradizionali, dall’altro lato preoccupano la sicurezza e gli effetti a lungo termine del consumo di cibo ottenuto grazie a tecnologie o processi artificiali, come l’ingegneria genetica e la coltura delle cellule. Occorre valutare attentamente i potenziali benefici e le possibili minacce per la salute e l’ambiente, al fine di prendere decisioni informate in merito alla produzione e al consumo di cibo artificiale.